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UN PICCOLO MONDO CATTOLICO

Romanzo di Elisa Salerno del 1908

Elisa Salerno a 11 anni  Leggere Un piccolo mondo cattolico – ossia episodi e critiche pro democrazia e femminismo, significa seguire il microcosmo della stampa cattolica dei primi anni del secolo con ‘occhi di donna’. Quelli della protagonista, Maria Alma, che sa combattere a viso aperto, rivelando nelle sue scelte energia e decisionismo implacabile, sostenuto dalla parola scritta, di cui intuisce l’enorme valore potenziale.

Il romanzo, scritto da Elisa Salerno, firmato con lo pseudonimo Lucilla Ardens, è stato rieditato dal Centro Documentazione e Studi “Presenza Donna” di Vicenza e curato da Stefania Fiocchi. Si tratta della prima opera a stampa della narratrice vicentina, pubblicato nel 1908 dall’editore Cappelli, dove la Salerno esprime le sue convinzioni a favore di quella che lei amava definire la causa santa della donna.

   Un piccolo mondo cattolico. Un romanzo o un’autobiografia? 

Costruito su un lavoro preliminare di raccolta di dati e memorie su situazioni e avvenimenti succedutisi nel piccolo mondo cattolico vicentino, con lo stile giornalistico che la caratterizzava, questa sorta di ‘diario’ viene convertito in un’opera che, secondo la Salerno, vorrebbe farsi credere più verosimile che vera ed infine assume le sembianze di un romanzo dalla forte e dichiarata componente autobiografica.

Ad un esame attento del testo ci si trova di fronte ad un sapiente impianto letterario, un’architettura non solo saldamente equilibrata, ma costruita magistralmente su fondamenta con una struttura inaspettata: una mirabile ring composition che nella sua circolarità rende omaggio alla figura perfetta. Elisa Salerno – come sottolinea Monica Cisco che ha studiato a lungo l’opera – avrebbe partorito il suo ‘romanzo-documento ‘, anticipando quel new journalism che ha avuto fortuna in tempi recenti in America.

Ai lettori contemporanei il romanzo può apparire un ritratto ora ingenuo, ora impetuoso del mondo provinciale cattolico vicentino, diviso a fine Ottocento ed inizio Novecento tra l’intransigenza conservatrice e le spinte innovatrici democratiche. Per Elisa Salerno Un piccolo mondo cattolico è l’anello di congiunzione tra la sua prima esperienza giornalistica, che la vede collaboratrice scomoda ad alcuni fogli locali, e l’avventura della fondazione e direzione di un suo giornale “La Donna ed il Lavoro”, che porterà avanti con caparbietà dal 1909 al 1927. E’ un espediente letterario  per far risuonare il suo grido di protesta contro il sistema culturale, sociale e politico del tempo – con i suoi strumenti e i suoi attori –  che le impediva sostanzialmente di far valere la sua causa, ovverosia quella delle sue innumerevoli sorelle defraudate dei diritti civili e religiosi, relegate ai margini della società.

Scrive Antonia Arslan nella Prefazione: “Questa donna testarda, inflessibile, ostinatissima che riduceva alla disperazione tutto l’ottimo ‘piccolo mondo cattolico’ vicentino, scoperchiandolo come un formicaio di mezze verità e di compromessi, nutrito d’ipocrisia, che il suo animo ardente sognava di inchiodare alle proprie responsabilità con la forza implacabile del ragionamento… ci offre un messaggio modernissimo…un invito a tutte le donne (e a tutti) a decidere e a decidersi.”.

Elisa Salerno (Lucilla Ardens), Un piccolo mondo cattolico, a cura di Stefania Fiocchi, EIDOS, Venezia, 1996.