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PRO MULIERE. PROGRAMMA DI STUDIO E AZIONE

Un vecchio, nuovo contributo di Elisa Salerno “Pro Muliere”

In occasione del 50° anniversario dalla morte di Elisa Salerno, con l’omaggio “Nata troppo presto”, abbiamo voluto rieditare il suo programma di studio e azione “Pro Muliere” che lei aveva pubblicato sul suo periodico “Problemi femminili” nel 1921.
Il vescovo emerito di Vicenza, mons. Pietro Nonis ne ha curato la prefazione.

 

Abbiamo finito, da qualche tempo, di vantare a favore della Chiesa cattolica il primato di certe posizioni culturali e pratiche riguardo a valori oggi ritenuti, finalmente, primari. Quello che con termine un po’ ostico si chiama “femminismo” cristiano non figura fra quei valori, riconosciuti e decantati, se non da data relativamente recente: e non, purtroppo, per iniziativa esemplare della nostra Chiesa. Questa sembra aver aperto gli occhi sul problema femminile a partire, soprattutto, dalla franca e umile presa di posizione di Giovanni Paolo II, il quale non ritenne comunque necessario inserire il deficit cattolico in rapporto al problema della donna, della sua nativa dignità, della parità sostanziale con l’uomo, dell’importanza che il mondo femminile aveva ed ha nella vita della Chiesa e della società civile, fra le grandi cause perse, per attenuare le responsabilità verso le quali il Papa polacco non esitò a chiedere perdono a livello mondiale: dall’Inquisizione alla tratta degli schiavi, dai ritardi negli interventi sociali (il “Manifesto” di Marx reca la data del 1848, la Rerum Novarum di Leone XIII la data del 1891), alla riconsiderazione della dottrina cattolica riguardo alla libertà e alla democrazia…