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SI SEPPE CHE ERA IN CASA

Itinerario 2009-2010

Riprendiamo il cammino ponendoci in ascolto della vita e della Parola; riprendiamo la riflessione annuale per fare memoria della storicità radicale della salvezza, che si svela e si compie nei grandi eventi come nella quotidianità spicciola delle cose da fare, degli ambienti da curare, delle persone da incontrare e da accogliere. Ogni impegno vissuto nella consapevolezza del dono è cammino verso la luce. Ogni piccolo passo vissuto nella fedeltà alla bellezza, alla verità, a se stessi, dà sapore di eternità alle relazioni, alle amicizie, al matrimonio. Ogni gesto, pure ripetuto quotidianamente, animato dall’amore ci trasporta nel respiro grande di Dio, amante della vita e delle sue creature.

Questo hanno accolto e realizzato le donne che sono state significative nella chiesa delle origini. Lo abbiamo ricordato in particolare nel Convegno “am.or”

2009”.

Ora è tempo di “mettere le ali ai piedi” per essere nelle nostre famiglie, comunità, ambienti di lavoro persone leggere, trasformate dalla grazia, capaci di comunicare grazia e gusto per la vita.

 

Quest’anno il percorso di riflessione e di approfondimento attraverserà gli spazi di vita di ogni giorno, per coglierne la grande ricchezza, in collegamento alla parola di Dio. Facciamo riferimento al testo  “E si seppe  che Gesù era in casa”, Barbon G.- Paganelli R., EDB.

 

– Il materiale per ogni scheda è abbondante: tutto ciò che non si esaurisce nell’incontro con il gruppo, può divenire oggetto di formazione personale e opportunità di dialogo.

– Ci sono citazioni bibliche: potrebbe essere una opportunità per introdurre nel gruppo l’uso della bibbia.

– Ci sono molte domande per il dialogo … si tratta di sceglierne qualcuna; le altre possono restare per approfondimento personale o per dialoghi in famiglia.

 

 

Scelte di metodo:

 

Può essere utile svestirsi dal “ruolo” in cui un’unica persona guida l’incontro; coinvolgere più persone, prepararsi anche in due o tre, suddividendosi le varie parti: aspetto antropologico, aspetto biblico, aspetto educativo spirituale … ciò può migliorare l’animazione.


 

Si può leggere una parte del testo insieme e commentare, oppure ciascuna personalmente sottolinea le espressioni che la toccano maggiormente e poi le condivide con il gruppo.


 

Potrebbe essere utile, finito un incontro, programmare quello successivo, facendo la scelta delle persone che si impegnano ad animarlo.


 

La successione tematica non è vincolante e può essere orientata liberamente.


 

Le animatrici del gruppo sono invitate a tenere conto (magari con nota scritta) delle parti sviluppate nell’incontro.

 

A tutte auguriamo di riscoprire la “parabola della casa” come spazio vitale in cui si accoglie e si è accolti e godere della presenza meravigliosa di Colui che spesso releghiamo in cielo e invece ama dimorare con noi.