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“Nella pancia della balena” – azione teatrale per la Giornata del Rifugiato

Un viaggio da rifugiati

Partecipazione e coinvolgimento nell’iniziativa
teatrale per la Giornata Mondiale del Rifugiato

 

Lunedì 16 giugno,
nei Chiostri di Santa Corona di Vicenza, si è tenuta una manifestazione in
occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. L’iniziativa, patrocinata dal
Centro Astalli e tra gli altri anche da Presenza
Donna
, ha coinvolto direttamente il gruppo «Teatro Laboratorio
Interculturale dell’Eda», con lo spettacolo Nella
Pancia della Balena
, e l’avvocato Chiara Pigato, con l’obiettivo comune di
proporre al pubblico una panoramica sulle condizioni di vita delle persone costrette
a scappare dal proprio Paese.

   

Nella prima
parte della serata, la compagnia teatrale (composta da attori non
professionisti, migranti di varie provenienze e culture) si è esibita con uno
spettacolo assai diverso dal comune. Gli spettatori erano totalmente coinvolti
nella scena e cooperavano con gli attori, e ciascuno si è sentito parte della
buona riuscita della rappresentazione. Il pubblico è stato invitato a salire, con
tanto di biglietto, in uno pseudo-autobus, al tempo stesso palco e platea, per
partire verso il paese dei balocchi. Subito non si riusciva a distinguere chi
fossero i commedianti, mescolati con i presenti, ma proseguendo con lo spettacolo
tutto si faceva sempre più chiaro e coinvolgente. Grazie alla bravura degli
attori, il pubblico si è immedesimato completamente nella scena e nelle loro
storie, facendosi provocare e capendo un po’ meglio come si sente chi lascia il
proprio Paese e cerca rifugio altrove, aggrappandosi alla speranza di un futuro
migliore. La conclusione, dopo le tante dinamiche complesse e controverse, una
vera e propria «comunione» vissuta nella festa e nell’accoglienza reciproca.

    

 

Finita
l’emozionante rappresentazione, c’è stato spazio per l’intervento dell’avvocato
Chiara Pigato, che ha fornito dati e stime riguardo gli immigrati che ogni anno
giungono in Italia, ma si è anche soffermata sul risvolto umano della
questione. Apprezzato anche l’intervento di una volontaria che ha esposto la
sua recente esperienza a Lampedusa, raccontando le condizioni disumane in cui i
rifugiati viaggiano e vengono «accolti». A conclusione della serata,
l’assessore Isabella Sala ha invece esposto il lato legislativo del problema,
supportando l’idea della creazione di uno statuto di cittadinanza universale, il
quale permetterebbe ai rifugiati di viaggiare in modo più sicuro.

    


Associazione
Presenza Donna