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IMMAGINARE OGGI LA CHIESA. WEEKEND DI FORMAZIONE 2014

«I vostri figli e le vostre figlie avranno visioni» At 2,17


IMMAGINARE OGGI LA CHIESA



Anche quest’anno il weekend di formazione, proposta significativa dell’Associazione Presenza Donna, è stato un momento di vero confronto
ed approfondimento su un tema attuale che ci interroga come credenti che, sostenuti
dallo Spirito, vogliono immaginare oggi la chiesa.


Don Dario Vivian e Lucia
Vantini 
hanno affrontato i temi dei tre momenti del convegno provocando la
discussione e aprendo a domande affinché ciascuno si sentisse protagonista
nella ricerca.

Partendo «dalla
parresia di Francesco
», don Dario Vivian ha ricordato come la parresia
sia quel ritrovare la dinamica di libertà del Vangelo che ha sicuramente un
prezzo, ma che solo può «comunicare» la fede. La parresia di Francesco deriva dalla
centralità del Vangelo, dalla scelta delle periferie e dal valore riconosciuto
a ciò che viene dai margini.

Lucia Vantini si è invece
interrogata sui «varchi» che la parresia di Francesco ha aperto,
ricordando come l’avere «visioni» richieda come condizione
principale la fedeltà alla storia affinché la visione non sia sterile e davvero
aiuti a immaginare una chiesa «nascente» con tutti i rischi e la
bellezza che questo comporta.


  

Nella seconda parte dedicata ai «nuovi stili di chiesa»,
Lucia Vantini, partendo da un significato del termine stile, come modo di abitare il mondo, si è chiesta se c’è uno stile
cristiano, facendo riferimento allo stile di Gesù che non ha scelto le persone,
ma che accoglie tutti, mettendo ciascuno nella condizione di riconoscere la
presenza di Dio nella propria vita. Diventa quindi necessario chiedersi se la
chiesa incarni questa «santità
ospitale».

Don Dario Vivian ha sottolineato
l’importanza di avviare prassi che possano cambiare le situazioni e nello
stesso tempo, proprio partendo dalla prassi, far maturare pensieri diversi,
nuovi.


  

Nella parte conclusiva «affinchè il Regno
venga
», Lucia
Vantini è partita dall’importanza di leggere i segni dei tempi per farne dei
punti di leva per costruire dei percorsi, cogliendo la presenza di Dio e del
Regno impastati di vita e realtà umana.

Don Dario Vivian, ricordando il
pericolo sempre presente che la chiesa interpreti il mondo a partire da se
stessa, ha esortato a recuperare una capacità profetica, una visione di libertà
che «apre e squarcia». 
Il
Regno viene nella modalità della
pasqua:
chiede che qualcosa muoia perché altro di nuovo nasca, imparando a riconoscere
che evangelizzare nel nostro tempo può voler dire accettare che l’amore,
l’apertura, il messaggio di Cristo, siano detti in altri modi e anche da
persone altre.


Donatella Mottin