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L’esperienza del Servizio Civile

Il cammino percorso dal 2004 al 2020

Una delle attività previste dal Servizio Civile è quella di documentare l’esperienza nell’ente di accoglienza, implementando la raccolta di quanto realizzato negli anni. Per il progetto 2021-2022 “Ri-cucire il futuro con donne e minori, passo dopo passo”, come nei progetti dell’ente suore Orsoline degli anni precedenti, questo compito è affidato alla volontaria della sede di Presenza Donna. Per questo, per implementare il lavoro svolto dalle volontarie che mi hanno preceduta, ho chiesto ai ragazzi/e che hanno svolto il loro percorso di Servizio Civile tra il 2019 e il 2020 di raccontarsi attraverso un questionario. Questo domandava una breve presentazione e di spiegare il motivo per cui hanno scelto di intraprendere questo cammino.

Quanto emerso è stato interessante perché il loro anno di servizio è stato caratterizzato dalla pandemia di Covid-19: mentre tutto il mondo si fermava, loro hanno deciso di continuare l’attività. Tra i motivi di questa scelta, mi colpisce in particolare la loro sensibilità nel far sentire meno sole/i le/gli ospiti, di villa sant’Angela e villa Savardo, e condividere con loro un sorriso in questa drammatica situazione. Poi, ho inserito i racconti in un libretto che è suddiviso in tre parti. Nella prima, ci sono le storie del Servizio Civile, della Congregazione delle suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria e quella delle sedi ospitanti. Nella seconda parte sono stati elencati tutti i progetti che sono stati avviati dal 2004 al 2020, e i nomi dei volontari/e che negli anni si sono susseguiti/e. Infine, nell’ultima parte sono state inserite le esperienze dei volontari/e raccontate da me e dalle ragazze che mi hanno preceduta nella sede di Presenza Donna.

Raccogliere e rielaborare quanto raccolto mi ha fatto sentire grata, perché i ragazzi/e si sono fidati/e di me e mi hanno donato una parte di loro e della loro esperienza, che io ho cercato di riportare nel modo più autentico possibile. L’ultima domanda del mio questionario richiedeva di descrivere con una canzone il proprio percorso e, così come hanno fatto loro, anche io voglio descrivere i miei primi sei mesi così: “tutti hanno le proprie ragioni, tutti hanno le proprie strade, stiamo solo catturando e liberando, ciò che accumuliamo durante il giorno ti entra dentro nel corpo e scorre proprio nelle vene. Possiamo raccontarci i nostri segreti e ricordare come si ama.” (Matt Simons “Catch & Release”)

                                                                                                                                                                                                                                 Astrid Caleffa

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