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Riflessioni sul seguito femminile di Gesù nella Passione

Predica di P. Raniero Cantalamessa
del Venerdì Santo 2007. Testo della IX e XII stazione della Via Crucis al Colosseo
nella Basilica di S. Pietro











Donne al sepolcro 

Il Venerdì Santo padre Raniero Cantalamessa ha tenuto una interessante predica sulle “pie donne” dal titolo “C’erano anche alcune donne”. Ne proponiamo alcuni passaggi, e in allegato c’è ill testo completo.


 


“Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala” (Gv 19, 25). Per una volta lasciamo da parte Maria, sua Madre. La sua presenza sul Calvario non ha bisogno di spiegazioni. Era “sua madre” e questo spiega tutto; le madri non abbandonano un figlio, neppure condannato a morte. Ma perché erano lì le altre donne? Chi erano e quante erano?

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 Donna pensierosa, Cesare Cabra  
…Da ogni parte emerge l’esigenza di dare più spazio alla donna. Noi non crediamo che “l’eterno femminino ci salverà” (4). L’esperienza quotidiana dimostra che la donna può “sollevarci in alto”, ma può anche farci precipitare in basso. Anch’essa ha bisogno di essere salvata da Cristo. Ma è certo che, una volta redenta da lui e “liberata”, sul piano umano, da antiche discriminazioni, essa può contribuire a salvare la nostra società da alcuni mali inveterati che la minacciano: violenza, volontà di potenza, aridità spirituale, disprezzo della vita…

Bisogna solo evitare di ripetere l’antico errore gnostico secondo cui la donna, per salvarsi, deve cessare di essere donna e trasformarsi in uomo (5). Il pregiudizio è tanto radicato nella cultura che le stesse donne hanno finito a volte per soccombere ad esso. Per affermare la loro dignità, hanno creduto necessario assumere atteggiamenti maschili, oppure minimizzare la differenza dei sessi, riducendola a un prodotto della cultura. “Donna non si nasce, ma si diventa”, ha detto una loro illustre rappresentante (6).


 Noli me tangere, Beato Angelico


 


 


 …“Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli” (Mt 28, 8). Donne cristiane, continuate a portare ai successori degli apostoli e a noi sacerdoti loro collaboratori il lieto annuncio: “Il Maestro è vivo! E’ risorto! Vi precede in Galilea, cioè dovunque andiate!” Continuate l’antico cantico che la liturgia pone sulla bocca di Maria Maddalena: Mors et vita duello conflixere mirando: dux vitae mortuus regnat vivus: “Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello: il Signore della vita era morto, ma ora è vivo e regna”. La vita ha trionfato, in Cristo, sulla morte e così avverrà un giorno anche in noi. Insieme con tutte le donne di buona volontà, voi siete la speranza di un mondo più umano.

Alla prima delle “pie donne” e loro incomparabile modello, la Madre di Gesú, ripetiamo con un’antica preghiera della Chiesa: “Santa Maria, soccorri i miseri, sostieni i pusillanimi, conforta i deboli: prega per il popolo, intervieni per il clero, intercedi per il devoto sesso femminile”: Ora pro populo, interveni pro clero, intercede pro devoto femineo sexu (11).


 







 

 Sono molto significative da leggere e meditare, per la chiave femminile, la nona e la dodicesima stazione della Via Crucis preparate da Gianfranco Ravasi per la celebrazione al Colosseo il venerdì santo di quest’anno 2007. Le trovate in allegato.


 


 


 





 il cardinale Carlo Maria Martini  

   Aggiungiamo una riflessione pasquale del Cardinale Carlo Maria Martini… tutta da leggere!