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NON NOMINARE IL NOME DI DIO

Presentazione del libro di Don Dario Vivian

Come interpretare oggi il comandamento, che chiede di non nominare il nome di Dio?  Riguarda solo abitudini linguistiche deplorevoli, purtroppo assai comuni, oppure chiama in causa la stessa identità cristiana nel suo volto pubblico? In questione, infatti, è il dire Dio: se, come, fino a che punto, in quale modo?


 


La riflessione condensata nel volume Non nominare il nome di Dio è anzitutto la proposta di un percorso biblico e teologico, che mette in dialogo i testi delle Scritture con gli interrogativi contemporanei. Per questo il primo intervento di presentazione viene fatto dall’autore, Dario Vivian, per sintetizzare i passaggi chiave del libro. Ma il testo entra anche nel dibattito attuale, che vede posizioni diverse in campo laico come in campo ecclesiale, sull’opportunità o meno di dire Dio nella polis (un’indicazione per tutte: riferirsi o no alle radici cristiane nella costituzione euro-pea). Il secondo intervento, pertanto, è affidato a Giovanni Giuliari, che reagirà alla proposta contenuta nel libro a partire dalla sua esperienza politica e amministrativa.


 


L’incontro non vuole essere solamente la promozione di un volume edito di recente, ma l’occasione per un confronto su temi che ci riguardano come credenti e come cittadini; in un dialogo aperto e costruttivo al di là di appar-tenenze e schieramenti, secondo l’intuizione di due uomini autentici e significativi – il filosofo Bobbio e il cardinale Martini – per i quali la linea di separazione non passa tra chi crede e chi non crede, ma tra pensanti e non pensanti.