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INCONTRO CON DUCCIO DEMETRIO A SCHIO

Un viaggio attraverso le parole, i ricordi, l’ interiorità


Ieri, 25 novembre, Duccio Demetrio ha presentato il suo libro «Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sè», presso il Palazzo Toaldi Capra di Schio. Ascoltare il prof. Demetrio è stato come passeggiare attraverso le storie delle persone, in
primis quella sua personale.

Attraverso alcune letture ci ha regalato i ricordi delle sue prime intuizioni con Severio Tutino che hanno poi dato forma alla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.



Demetrio ha condiviso gli
interrogativi e le riflessioni che lo hanno accompagnato e continuano ad accompagnarlo nel suo
progetto.

Riportiamo alcuni pensieri.

 


Raccontare«Cosa ci spinge a scrivere? La scrittura è mossa da
motivazioni misteriose, 
c’è un desiderio di lasciar traccia di sé, di fare un
bilancio della propria vita
». Quando scriviamo entra in gioco il tempo: raccontiamo quello che è accaduto nel passato con gli occhi del presente
pens
ando chi leggerà quelle righe in futuro.


Cura. Scrivere è in qualche modo un atto di coraggio, un invito ad affidarsi alla penna perché «la scrittura è un gesto all’insegna della sincerità e dell’autenticità. La
scrittura è un modo per esprimersi, è il tentativo di comprendere chi si è e
cosa si vuole».


 

L’incontro, alternato dalla lettura di brani scritti da donne che hanno partecipato ai vari corsi autobiografici, si è concluso con una riflessione sulle novità
dell’Università: l’accademia del silenzio e i laboratori dell’eco-narrazione

Questa iniziativa
fa parte del parternariato con la Libera Università dell’Autobiografia di
Anghiari, prevista dal progetto.