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Fiumi d’acqua viva. Scrittura e preghiera. B

Commenti al femminile ai vangeli della domenica, anno B






 

 


  Ancora un anno insieme. Ancora un anno in cui la Parola ci ha accompagnato passo dopo passo, settimana dopo settimana in un nuovo segmento di cammino, in un nuovo segmento di vita. E ha saputo parlarci e noi abbiamo dialogato con Lei attraverso le colonne della Voce dei Berici, sentendola ancora tanto viva e sentendoci ogni volta più vive e più nuove grazie a Lei.


Una Parola che non parla una sola lingua, che non appartiene ad un’unica cultura. Una Parola che non ha sesso e che a noi donne, oggi più che mai, rende affascinante e a tratti entusiasmante immergersi in Essa.







 

 


E’ davvero un inoltrarsi in una divina foresta che ad ogni angolo ci sorprende con paesaggi di incomparabile bellezza, con fiori e frutti che ci inebriano, con scorci  ancora inesplorati e sorprendenti, con un microcosmo di minuscoli esseri viventi quasi invisibili ad un’occhiata frettolosa, che scopriamo tuttavia essere essenziali ed indispensabili all’equilibrio del tutto, con incontri sempre nuovi che ci stimolano al dialogo, che spesso ci mettono in crisi, ci costringono a tornare sui nostri passi per poi aprirci al presente e al futuro con occhi diversi, con occhi che hanno conosciuto il Mistero.







 croce di luce

 


Ma la divina foresta della Parola non è un luogo ameno appartato dal mondo, staccato dai drammi dell’attualità: ad ogni svolta l’orizzonte del presente si apre a noi con le sue contraddizioni, i suoi conflitti, le sue inquietudini. Siamo inchiodati a interrogarci, in un continuo rimando fra quel tempo e il nostro tempo con un’unica certezza: non siamo abbandonati a noi stessi. La divina foresta è un luogo di luce, in cui il Maestro Gesù, uomo come noi, sa prenderci per mano, ci suggerisce di saper cercare e trovare la Luce anche in un mondo in cui le tenebre sembrano incombere e trionfare.


 







 

 


Così noi donne ci sentiamo sempre più sale del mondo, avvertiamo con gioia mista a timore che oggi come forse mai prima il nostro ruolo può e deve essere centrale e che, alla luce della Parola, ognuna nel proprio ruolo, nel proprio ambiente, con i suoi propri talenti deve avvertire l’imperativo categorico di farsi strumento di Amore, di Concordia, di Speranza, di Pace.


Così tutte assieme, Suore Orsoline e laiche impegnate in vari ambiti della società, Anna Fontana, Chiara Peruffo, Maria Coccia, Michela Vaccari, Antonia Storti, Donatella Mottin, Monica Bertacche, Annalisa Lombardo, Federica Cacciavillani, Chiara Magaraggia, Maria Luisa Bertuzzo, Luisa Missaggia, ci siamo fatte suggestionare dalla Parola e ci è piaciuto lasciarci trasportare da Essa, lasciarci galleggiare su di Essa, lasciando trasparire la nostra sensibilità e le nostre emozioni, le nostre ansie e le nostre gioie…


Noi stesse, timidamente, con lampi di poesia siamo diventate Parola.

 


                                                                                                Chiara Magaraggia