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Festival biblico: gli eventi organizzati da Presenza Donna

L’esperienza vissuta dal punto di vista della volontaria di Servizio Civile

Il fine settimana del 26-27 maggio è stato caratterizzato da
due eventi molto importanti nella quattordicesima edizione del Festival Biblico che ha coinvolto anche Presenza Donna!
Il tema di quest’anno era il “Futuro” che l’Associazione ha declinato sotto l’aspetto de “La Bibbia e le donne”, un argomento molto attuale e
sul quale è stato importante far luce per valorizzare le figure femminili celebri
e meno celebri, ma che hanno dimostrato la loro importanza avendo un ruolo
chiave nella storia biblica e nella chiesa.

Il primo e il secondo incontro si sono basati sul passo
biblico degli Atti (2,16-21) “I vostri figli e le vostre figlie profeteranno”, approfondito nella
prima mattinata di sabato con un seminario di studio condotto dalle bibliste
Lena Residori e Rosalba Manes, moderato da Davide Viadarin, confrontandosi sul futuro
della lettura biblica anche (e soprattutto) al femminile; a seguire, si è
tenuto un momento di narrazioni biblico-artistiche su tre giovani figure
bibliche con la presentazione delle illustrazioni dipinte da Chiara Peruffo e commentate
da don Dario Vivian (teologo), sempre in confronto con le bibliste della
mattinata. Gli incontri sono stati svolti in collaborazione con il CTI(coordinamento teologhe italiane).

Nel pomeriggio di sabato e di domenica, invece, si è tenuta
la passeggiata letteraria nel centro di Vicenza sulla figura di Elisa Salerno,
femminista cristiana che, a difesa della figura femminile nella società e nella
chiesa, anticipò i tempi per l’emancipazione della donna. Il percorso è stato
realizzato in collaborazione con Itinerari Letterari e la cooperativa Dedalo
furioso
, i quali hanno condotto le varie tappe attraverso delle nozioni
storico-biografiche su Elisa Salerno e interpretando delle lettere scritte
dalla femminista.

Personalmente il momento che ho vissuto al meglio è stato,
stranamente, la passeggiata letteraria di domenica, nonostante fosse stata
ostacolata da un bell’acquazzone! Ci siamo rifugiati ad Araceli, in una meravigliosa
chiesa barocca nonché una delle più belle opere presenti nel vicentino, e qui si
è continuata la narrazione… il rumore della pioggia e il clima intimo creatosi
ha amplificato le emozioni per le vicende di Elisa Salerno, una donna forte e
che fino all’ultimo si è battuta per l’emancipazione femminile andando contro,
anche, al suo grande amore per la chiesa fino ad esserle revocati i sacramenti.
Mi è sempre piaciuta l’idea che Elisa Salerno fosse promossa da un ente
religioso, le suore orsoline, perché la trovo una bella contraddizione; delle
religiose che difendono una donna scomunicata e rinnegata dalla chiesa è
simbolo di un’apertura emblematica, quella che la chiesa di oggi necessita più
che mai! Di strada bisogna farne ancora molta per ottenere quella coerenza e trasparenza che crea una comunità senza discriminazioni, ma grazie a questo esempio
non la vedo così lontana.

(A cura di Laura, volontaria di Servizio Civile Nazionale)