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“Donne che custodiscono e curano la vita”

La comunità di Costalunga incontra la figura di Elisa Salerno

Domenica 3 novembre 2019 presso la Sala Parrocchiale di Costalunga
(Monteforte d’Alpone – VR), Donatella Mottin e Annalisa Lombardo – due socie e
membri del Consiglio direttivo dell’Associazione Presenza Donna – hanno
presentato la figura di Elisa Salerno (Vicenza, 1873-1957) in un incontro
organizzato da Acqua Traversa in collaborazione con l’Unità Pastorale
dell’Alpone, nel momento inaugurale della Settimana della Comunità, intitolata
Prendersi cura della vita”. 

A parlare per prima è stata Donatella Mottin che ha velocemente
ripercorso l’enciclica Laudato Si’, rendendola cornice entro la quale
sarebbe poi stata presentata Elisa Salerno. L’accento è stato posto sul fatto
che il problema ecologico ha attinenza soprattutto con il custodire e l’avere cura del
creato e delle persone, temi che ritroviamo anche nella Bibbia e cari alla
Salerno. In particolare, ad animare la scrittrice vicentina è il versetto «Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò» (Gen 1,26-27) sui
quali la stessa, lungo il corso della sua vita, ha meditato a fondo, proprio
perché desiderava farsene baluardo in ogni sua battaglia di “femminista cattolica”. L’aver scelto di
battersi per un’esperienza di secondità qual era quella della donna (e
che purtroppo, in tanti ambiti diversi, è una realtà ancora attuale quanto a
pari dignità con l’uomo), l’ha portata ad essere marginalizzata nel panorama
cittadino e italiano, perché scomoda e forse “nata troppo presto” per
poter riuscire vittoriosa dalle tante lotte e dai tanti contrasti avuti, a
livello sociale, politico ed ecclesiale. 

Annalisa Lombardo (autrice della biografia di Elisa Salerno edita
da Maria Pacini Fazzi Editore nella collana Italiane), è intervenuta poi per presentare più da vicino
la femminista vicentina: una donna che ha preso in mano la Bibbia e, per quanto
poteva conoscerla, comprenderla ed interpretarla, in essa ha fondato il destino
della sua vita, gli obiettivi del suo lavoro, e la sfida incredibile per la
promozione delle donne che ha voluto affrontare in solitaria. Nella sua
esistenza ha letto tanto, studiando da autodidatta, tenendosi sempre aggiornata
– pur viaggiando di rado – su come andassero le cose nel mondo, soprattutto in
relazione alla condizione femminile, alla cui “causa” si è spesa fino a non avere più di che vivere e morire in
una condizione di povertà. Tracciare un profilo di Elisa Salerno, a detta dell’autrice,
non sarebbe stato possibile senza l’attenta analisi dell’epistolario che la
Salerno stessa ha intrattenuto, come una verapenna inquieta”, con personalità di spicco dell’epoca in cui è
vissuta: il papa, il vescovo di Vicenza e i membri del clero diocesano, le
autorità statali tra cui Mussolini, nonché altre lettere scambiate con Elena Da
Persico
. Se tanto è stato finora studiato, ancora molto resta da approfondire
in relazione a questa donna coraggiosa. 

Al termine dell’incontro, sr. Federica Cacciavillani, presidente
del CDS Presenza Donna, ha illustrato quali sono le attività che di anno in
anno porta avanti il Centro sottolineando, tra queste, la custodia e la
promozione del Fondo Elisa Salerno ricevuto in lascito dalla Congregazione
delle suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria. 

È stato importante per me, poter seguire l’incontro come
volontaria di Servizio Civile Universale: ho compreso che studiare la figura
della scrittrice e giornalista vicentina – nella sua costante attualità – è una
continua riscoperta di un mondo non troppo lontano dal nostro, letto attraverso
uno sguardo femminile capace di interrogarsi e di interrogare anche oggi quanti
desiderino incrociarlo. 

Lara Iannascoli