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Con occhi di volontaria

La presentazione del CDS Presenza Donna alle giovani del Servizio Civile Universale

Nel pomeriggio di martedì 9 aprile 2019, a Vicenza, ho presentato il Centro Documentazione e Studi Presenza Donna alle volontarie delle altre sedi di Breganze, attività prevista dal modulo 9 di formazione generale del progetto di Servizio Civile Universale. Ripercorrendo la storia del CDS – dalla nascita fino ad oggi – i suoi obbiettivi, il percorso che altre giovani hanno potuto svolgere prima di me, ho mostrato alle altre ragazze che svolgono attività completamente diverse dalla mia, che cosa significhi essere volontaria in un contesto bibliotecario e culturale, adottando una modalità che coniugasse un tempo di spiegazione alternatamente dinamico e statico. I momenti che hanno caratterizzato la presentazione sono stati tre, e in ognuno di essi ho chiesto alle altre ragazze che prestassero particolare attenzione a tutto quello che avrebbero fatto: il motivo si sarebbe capito alla fine.
Il primo momento – un match “sportivo” tra le due realtà breganzesi Villa Savardo e Villa Sant’Angela – ha visto le mie colleghe confrontarsi su una duplice sfida: osservare per un minuto degli oggetti, memorizzarne forma e contenuto, per poi abbinarli ciascuno agli spazi del Centro Studi e dell’Ente. Al triplice fischio, il mio arbitraggio ha decretato vincitrice Villa Savardo. Gli oggetti riconosciuti e collocati correttamente mi hanno permesso di collegare il discorso alla presentazione vera e propria del CDS il secondo momento – dove ho potuto illustrare con foto e slides le attività del Centro Presenza Donna che dagli anni ’80 continua ininterrottamente ad essere un punto di riferimento per gli studi sul mondo femminile in più ambiti e le tematiche della cultura di genere. Conoscere la figura di Elisa Salerno (di cui il Centro custodisce il Fondo) ha suscitato la curiosità delle altre ragazze, che durante il percorso pensato come terza e ultima parte della presentazione non hanno mancato di fare domande sia a me che alla OLP, dandoci così modo di entrare in discorsi prima solamente accennati. “Attraversando il servizio” le altre giovani hanno visto quei luoghi che frequento quotidianamente a seconda delle attività programmate: tra questi, la biblioteca del CDS e quella di Congregazione, per giungere al Fondo archivistico “Elisa Salerno” dove sr. Maria Grazia è intervenuta per illustrarne la storia dell’acquisizione e le possibilità di studio che offre. 
Ho scelto di terminare la presentazione del CDS riprendendo il significato di un oggetto che avevo realizzato e posto in ognuno dei luoghi attraversati durante il percorso. Si tratta di un kusudama, origami di origine giapponese, che in questo caso riprende i colori del Centro Studi (verde e bianco) e della biblioteca (giallo, arancione, nero) e sintetizza quello che per me è il Servizio Civile Universale che sto svolgendo: memorizzare procedure, coordinarsi con gli altri operatori del CDS, programmare e progettare attività in modo preciso al fine di raggiungere gli obbiettivi prefissati; comunicare concetti, imparare dai propri errori, confrontarsi nell’ottica di crescere professionalmente; valorizzare e approfondire il patrimonio di pagine e parole di Elisa Salerno e documentare la mia attività di volontaria.
90 minuti per trasmettere i valori che muovono il Centro Studi, presentandone specificità e iniziative: un tempo fatto di relazioni e sguardi attenti, una partita giocata nell’oggi, per il futuro di una Presenza che è Donna.
Lara Iannascoli