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Comunicazione: alle frontiere della profezia

Atti del Convegno con i contributi di Paola Bignardi, Annalisa Lombardo e Amedeo Tosi

I relatori del Convegno   Nell’ambito della valorizzazione del patrimonio intellettuale lasciato da Elisa Salerno, giornalista e scrittrice vicentina, che abbiamo imparato a conoscere come antesignana del femminismo cristiano, l’Associazione «Presenza Donna», in collaborazione con l’Azione Cattolica Vicentina, ha proposto il Convegno Comunicazione: alle frontiere della profezia, del quale presso il Centro Stui ora sono disponibli gli Atti.
L’iniziativa, articolata in due momenti, ha visto la proiezione del film La ribelle dell’East side, che ripropone in chiave cinematografica la storia di Dorothy Day, giornalista americana  intraprendente e battagliera che, come Elisa Salerno, negli anni ’20 scrisse con coraggio anche quello che la gente non voleva sentirsi dire.
Il secondo momento è stata la tavola rotonda con i contributi di Paola Bignardi, allora Presidente nazionale dell’Azione Cattolica, sull’Essere voci “parlanti” nella Chiesa oggi: come comunicare i valori ispirati al Vangelo non solo nel mondo, ma anche e primariamente nella Chiesa. In tale contesto è stata inserita La voce scomoda di Elisa Salerno, presentata da Annalisa Lombardo della associazione “Presenza Donna”, la quale ha messo in evidenza come questa singolare figura ha cercato con caparbietà di conciliare, in un tempo particolarmente difficile, il suo essere cristiana cattolica con la critica pungente agli uomini di Chiesa considerati antifemministi, il messaggio di riabilitazione della donna portato da Gesù Cristo con la subordinazione femminile predicata dalla gerarchia ecclesiale ed insegnata nei seminari.
Infine, uno sguardo proteso al futuro, con l’ottica particolare delle vie alternative di chi non ha voce è stata offerta da Amedeo Tosi, fondatore del giornale telematico “Il Grillo parlante” per un’informazione equa e solidale, che ha portato al riguardo la sua esperienza professionale ed umana volta proprio a rispondere a tale sfida.
E’ necessario comunicare il Vangelo in un mondo che cambia – come dicono i Vescovi – e questo significa anche confrontarsi con le resistenze vecchie e nuove, per cercare di dare voce alla profezia.